TERAMO – Saranno ratificate nell’assemblea dei soci della Teramo Ambiente, lunedì prossimo, le dimissioni dell’amministratore delegato Pietro Pelagatti. Si tratta di un atto dovuto, che coincide con l’ingresso in società del nuovo socio privato, la Comir Srl e concordato con il curatore fallimentare Marco Basaglia. Pelagatti, che dal 2017 reggeva le sorti della municipalizzata, era stato indicato dalla curatela quale rappresentante in seno al Cda: con l’uscita di scena della procedura, sarà diritto del socio privato indicare l’amministratore delegato.
Pelagatti subentrò a Luca Ranalli, l’avvocato romano 52enne che oggi è rientrato nel ruolo di presidente, per nomina del sindaco Gianguido D’Alberto. Toccherà a lui sostenere le ragioni della parte pubblica, anche se molti non perdono occasione per ricordare la sua propensione alla gestone dei pieni poteri da amministratore delegato, avendola svolta per tre anni quando l’allora curatore Andrea Bonifacio (che oggi ritroviamo nel board del Gruppo Gavioli), gli affidò l’incarico di Ad: in chiave confronto tra Comune e il nuovo socio privato, soprattutto sui vecchi crediti, questo in futuro potrebbe avere il suo peso, anche per la considerazione che in questa materia ha condotto battaglie financo col ricorso al Tar. Potrebbe dunque essere un valore aggiunto per il sindaco D’Alberto? E’ invece più difficile che sia lui, come vorrebbero diversi rumors, il nuovo amministratore delegato che Stefano Gavioli vorrebbe indicare in assemblea lunedì. A parte che questo nuovo scenario metterebbe in difficoltà il primo cittadino – nel caso l’ipotesi si concretizzasse servirebbe un sostituto di parte pubblica -, ma è probabile che sia lo stesso Gavioli a tornare a ricoprire, almeno in una prima fase, il ruolo di amministratore delegato che, lo ricordiamo, nello statuto della TeAm viene responsabilizzato di pieni poteri nella gestione. Sul futuro e sul nuovo assetto della governance della Teramo Ambiente, sarà importante il confronto tra D’Alberto e Gavioli. Un primo incontro è in programma questa mattina, compatibilmente con l’arrivo del manager da Venezia e il rientro del sindaco dalla Toscana. Il primo cittadino ha ripetuto fino all’altroieri che al nuovo socio privato dirà la verità dello stato dell’arte e della necessità, come primo passo, della regolarizzazione dell’affidamento del servizio di igiene urbana.
Intanto, lunedì l’assemblea composta da Comune, Comir e MoTe ratificherà l’uscita di Pelegatti e valuterà la proposta dei designazione del nuovo Ad e la TeAm in versione 4.0 partirà, sempre in attesa che il tribunale fallimentare di Venezia e la Cassazione si pronunci sui due ricorsi presentati dall’imprenditore Franco Iachini, a partire dall’ultimo, quello relativo all’assegnazione della quota privata fuori tempo massimo.